
Sandro Spinsanti
La medicina vestita di narrazione
Potendo scegliere tra un vestito prodotto in serie e uno su misura, così come lo può confezionare un bravo sarto, non avremmo dubbi.
La stessa preferenza possiamo trasporla alle cure mediche “sartoriali”, ovvero a quelle cure che rispettano il nostro profilo personale e non sono semplicemente uguali per tutti
Il diritto riconosce l'autonomia nella scelta delle cure; la bioetica promuove l'informazione e il consenso. Ma la chiave che apre la serratura di una medicina personalizzata si chiama narrazione.
Perché attraverso la narrazione si comprendono le vicende del corpo, dalla nascita alla morte e i tortuosi sentieri della cura acquistano il loro completo spessore solo quando sono illuminati dalle arti narrative.
Perché attraverso la narrazione si guarisce: chi si trova delocalizzato nella terra ignota della malattia trova nel racconto e nella condivisione del suo vissuto una risorsa per accedere alla Grande Salute.
Perché attraverso la narrazione ci si cura: la "medicina che conta” - quella di precisione - non è l'antagonista di quella che si serve dell'ascolto e della comunicazione.
Sono le due facce di un'unica medicina: la sola che la cultura del nostro tempo riconosce come “buona medicina”.