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S. Spinsanti - L. Ancona - L. Boggio Gilot - D. Mongillo - P. Scabini - G. Crocetti - M. Tejera de Meer - N. Borri Alimenti
IN CAMMINO OLTRE IL SENSO DI COLPA
a cura di Sandro Spinsanti
Cittadella Editrice, Assisi 1984
pp. 131-132
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CONCLUSIONE
In cammino oltre: sempre e di nuovo
«Incontro», e non convegno o congresso, si è proposto di essere questo nostro trovarci, psicoterapeuti e pastori. Un incontro per attuare uno scambio di esperienze, più che un dibattito sulle idee. E incontro è stato. Le relazioni dei professionisti dei due ambiti hanno avuto, in questo senso, un ruolo esemplare, proponendo in concreto il modo in cui si trovano di fronte al senso di colpa nel loro lavoro e come agiscono su di esso e con esso. Questo interrogarsi franco e agganciato alla prassi è stato contagioso; ha caratterizzato anche gli scambi avvenuti nei gruppi di studio e quelli, non meno fecondi, che hanno avuto luogo al di fuori dei tempi di lavoro.
Incontro a un carrefour dove si incrociano strade diverse, per provenienza e per meta, eppure affascinantemente simili proprio per il loro carattere di strade. La strada è il luogo del cammino. E la categoria del cammino è quella che abbiamo voluto scegliere come orizzonte ermeneutico del senso di colpa.
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«In cammino oltre»: una formulazione che poteva essere letta come proposta del raggiungimento di uno stato beato non più caratterizzato dal senso di colpa. «Oltre» il senso di colpa come se fosse un «dopo». L’incontro è valso anche a dissipare questa possibile interpretazione. Ci siamo riconosciuti in cammino come in uno stato di peregrinazione incessante. Una condizione umana senza sensi di colpa non è possibile. E neppure è auspicabile come utopia. Decisivo ci si è rivelato piuttosto l’uso che facciamo di esso: possiamo impiegarlo per una crescita di consapevolezza e di coscienza personale, in una lotta sempre rinnovata con la morbosità, in uno scambio in cui si realizza la reciprocità delle coscienze: addirittura il senso di colpa, che sembra accompagnare come un'ombra la persona in tutti i livelli della sua autorealizzazione, può diventare lo strumento anche della crescita transpersonale.
L’essere in cammino può tradursi nella sensazione di non concluso. E la sensazione può riferirsi anche al nostro incontro. Possono assumerla i partecipanti, senza per questo ... sentirsi in colpa?